La iuta è la seconda fibra naturale più prodotta al mondo dopo il cotone è ha molte caratteristiche positive.
Il sacco di iuta è noto perché utilizzato per conservare il caffè, perché resistente, ma traspirabile.
In questo articolo Sahib Caffè ci parla di questo materiale e di quando è diventata la materia per antonomasia per conservare i chicchi di caffè.
Conosciamo la iuta e i sacchi che vengono prodotti in questo materiale
La iuta è una fibra Biodegradabile al 100% prodotta principalmente in India e Bangladesh luoghi dove rappresenta circa il 97% del mercato con 3,4 milioni di tonnellate prodotte ogni anno.
È molto apprezzata perché si tratta di una fibra con le seguenti caratteristiche:
- elevata igroscopicità: un termine che definisce un’ottima capacità di assorbimento dell’acqua
- eccellente resistenza
- incredibile versatilità: come fibra può essere impiegata sia per la creazione di sacchi ed imballaggi sia per creare accessori e vestiti, ma non solo, è molto utile infatti anche perché si abbina bene e può essere impiegata insieme ad altre fibre come cotone o lana.
- buona traspirabilità
- è ecologica: come abbiamo visto infatti è totalmente biodegradabile e riciclabile
Un po’ di storia
La storia della iuta risale all’età del bronzo. Con la civiltà della valle dell’Indo nel terzo millennio a.C. È stato utilizzato in abbinamento con il caffè solo molto più tardi, nei primi anni dell’1800 in Sud America.
In questo periodo la domanda (e quindi la produzione) di caffè aumentò vertiginosamente e ci si mise alla ricerca di un materiale utile alla spedizione ma che fosse anche economico, affidabile e disponibile in grande quantità.
Venne quindi individuato il sacco di Iuta da 60kg che da questo momento diventò l’imballaggio standard a livello mondiale del commercio del caffè, tanto da diventarne l’unità di peso.
I sacchi di iuta come imballaggi del caffè
Oggi è ancora la fibra principe per l’imballaggio del caffè, anche se viene utilizzata spesso insieme ad un altro materiale, solitamente meno poroso e più ermetico. Questo serve ad aiutare la iuta a proteggere il caffè verde dall’umidità e dagli agenti atmosferici, che potrebbero avere un impatto negativo sui chicchi.
Per fare un esempio uno dei materiali più utilizzati è il sacco Grain Pro, ovvero una busta di plastica verde riutilizzabile, sigillata ermeticamente e riposta all’interno del sacco di iuta.
Tuttavia, anche se rimane un’icona nel commercio del caffè la iuta in alcuni specifici contesti e tipologie di caffè è stata sostituita da altri materiali di spedizione. Per esempio, ha preso piede l’uso del polietilene e di altre fibre plastiche che sono utilizzate nella spedizione del caffè perché consentono di confezionare anche quantitativi molto più alti rispetto ai tipici 60 kg del sacco di iuta. Grazie a queste fibre, infatti, si può arrivare fino a ben 1.000 kg.
Un altro esempio riguarda uno dei più famosi caffè al mondo: il Giamaica Blu Mountain. Questa particolare varietà di caffè viene confezionata in bellissimi barili di legno, con all’interno un sacco di GrainPro, da 15,30 e 60kg.